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mercoledì 31 luglio 2013

come smaltire un po' di pigmenti (per fare posto a nuovi colori!!!)

Avevo tanti ombretti e blush in polvere libera che usavo poco perché ultimamente ho poca voglia e tempo di truccarmi, ma siccome sono colori meravigliosi e mi dispiaceva farli svernare lì e siccome so già che mi farò contagiare dai nuovi colori e dalle nuove collezioni autunno inverno, ho deciso di usarli in maniera alternativa ma efficacie!

Ecco quindi che vi presento, con la gentile collaborazione del signor Giampiero di MINERALIBERI che ha fornito le materie prime a prezzi non esorbitanti come su altri siti:

BLUSH IN CREMA SWINGING LONDON neve makeup
ILLUMINANTE IN CREMA peaches'n'cream umakeitup
ROSSETO FIRECRACKER umakeitup




BLUSH IN CREMA

1 gr di amido di riso
5 gr di olio di mandorle
1 gr di olio di jojoba
2 gr di cera (d’api o candelilla)
2 gr di blush swinging london
1 gr di vitamina E (tocoferolo)
1 gr di ossido di Zinco (o diossido di titanio)
Qb di aromi o olio essenziale

Come fare:
si miscelano tutte le polveri nell’olio di mandorle così si stemperano bene, nel frattempo si sciolgono a bagno maria le cere e l’olio jojoba e poi si uniscono i due composti miscelando il tutto prima di metterlo nel contenitore a solidificare

a cosa servono le sostanze:

amido di riso e ossido di zinco ( se dovete comprarlo il diossido di titanio fa ancora meglio, ma io avevo solo l’ossido, se invece non volete comprarlo potete usare del talco) mi servono per migliorare la coprenza e la aderenza del colore.
il mix di cera e olio permette di ottenere una crema che non si risolidifichi troppo (come succede ad esempio con le candele)
la vitamina E serve per non far irrancidire gli oli, di solito si trova anche in erboristeria, se volete farne a meno tenete presente che il prodotto avrà vita più breve
il profumo è facoltativo ma è anche la prima cosa che percepiamo di un prodotto! Senza ammattire tanto ci sono gli aromi per dolci che vanno benissimo, attenzione però che siano lipofili (cioè si sciolgano nel grasso) ad esmpio all’esselunga prendo l’aroma di arancio che è perfetto, altrimenti vanno benissimo 1-2 gocce di olio essenziale.

Risultato: il classico effetto “bonne mine” (buona salute), come quel naturale rossore dopo una corsa o una giornata all’aria aperta, è una consistenza perfetta per l’inverno o per le pelli secche, per l’estate, come tutti i prodotti in crema, li consiglio con sopra una passata di cipria, altrimenti sudando ci portiamo via tutto!

ROSSETO FIRECRACKER umakeitup

2 gr cera
0,5 gr olio jojoba
2 gr di burro di cacao
2,5 gr di olio di ricino
0,5 gr alcol cetilico
1 tocoferolo
1 colore
0,5 ossido di zinco
Qb aroma e profumo

Come fare:
si miscelano tutte le polveri nell’olio così si stemperano bene, nel frattempo si sciolgono a bagno maria le cere, l’olio jojoba, l’alcol cetilico e il burro; uniamo i due composti e aggiungiamo aroma e profumo prima di metterlo nel contenitore a solidificare (vanno benissimo le jar che trovate sia sul sito nevecosmetics che su quello di mineraliberi che quelle che vende KIKO, altrimenti ci sono degli stick appositi pronti per essere riempiti senza bisogno di stampo per rossetti, io li trovo sempre su mineraliberi ma credo ci siano anche su amazon)

a cosa servono le sostanze:

ossido di zinco, mix di cera e olio, tocoferolo e aromi vale quanto detto sopra
l’olio va bene anche di mandorle,argan,riso  ma quello di ricino è più specifico per idratare e rigenerare le labbra
io ho usato in particolare una bustina di vanillina e una goccia di olio essenziale di limone, è un mix che mi piace molto e ricorda un po’ il profumo dei rossetti neve makeup.
l’alcol cetilico serve a migliorare la scorrevolezza del prodotto e dare più lucidità ma non è fondamentale.

Risultato: colore moderatamente coprente, pasta idratante e di buona tenuta,


ILLUMINANTE IN CREMA Peaches 'n' Cream umakeitup

Questa formula l’ho presa dal forum di LOLA, ma ho dovuto variarla un po’ perché mi era rimasto troppo asciutto per poterlo spalmare tranquillamente

1,5 g talco
2 g pigmento
1 g amido
5 g olio
1 g jojoba
0,5 g tocoferolo
0,8 g cera


A cosa servono le sostanze: valgono le cose dette sopra
Risultato: la foto è piccola e la luce è quella che è purtroppo, ma il risultato è molto luminoso, facile da sfumare e adatto anche come ombretto in crema o base ombretto (io non amo le consistenze cremose sulla palpebra mobile quindi lo uso principalmente come illuminante sotto l’arcata e sugli zigomi)




giovedì 25 luglio 2013

LA VALIGIA PER IL LIETO EVENTO

concedetemi un post extra blog, ho creato questa lista quando aspettavo Lorenzo, cercando tra tanti siti internet e poi l'ho rivista rientrata dall'ospedale per farne una versione più precisa che ho passato alle mie amiche in dolce attesa. Siccome a detta loro è risultata parecchio utile ho pensato di condividerla con voi:


CORREDINO DEL BEBE' E VALIGIA PER IL LIETO EVENTO

la degenza in ospedale dura mediamente tre giorni (solitamente l’ospedale aspetta che il bambino abbia compiuto le 48 ore)e bisogna sapere cosa l’ospedale da e cosa no, in generale scrivo grosso moda cosa può servire, poi lo adattate alle vostre esigenze

LA LISTA DELL’OCCORRENTE PER IL PARGOLO

Tre cambi completi
Forbicine arrotondate e spazzolina morbida per i capelli
Due o tre bavaglini.
Un lenzuolino
Una copertina leggera (nei reparti maternità è sempre un caldo atroce ma ti sembrerà comunque che il bimbo debba essere coperto… non c’è niente da fare, le mamme pensano sempre che i bimbi abbiano freddo! Poi ti rendi conto col tempo che basta vestirlo con quanti strati ti vesti tu, tanto poi una copertina per i freddi improvvisi ce l’avrai sempre dietro)

i vestitini devono essere facili da lavare e vanno lavati prima di usarli, perchè la pelle del neonato si irrita facilmente e spesso nei vestitini usano sostanze per l'incollaggio o l'amido usato per tutti gli indumenti nuovi.

Bisogna usare un detersivo delicato ed è meglio fare il ciclo con extra risciacquo per i primi mesi, così si sciacqua bene ogni traccia di detersivo.

Tutine e vestitini devono essere semplici e facile da indossare e da sfilare, guarda soprattutto che abbiano lo scollo molto ampio o regolato con i bottoncini così la testina passa bene e che siano comodi da allacciare e slacciare per quando lo dovrai cambiare.
Io avevo tolto anche le etichette delle tutine piccole piccole, per evitare che prudessero o irritassero la pelle.
Ti conviene mettere nella valigia i vestitini già divisi per giorno così è più facile anche se deve prendere la roba qualcun altro: ci metti un body e tutina/completino e calzine


LA LISTA DELL’OCCORRENTE PER LA MAMMA:

Una cartella con tutti gli esami eseguiti in gravidanza
I documenti personali (carta d’identità o altro documento valido)

Tre camicie da notte aperte sul davanti
1 vestaglia
1 paio di ciabatte
2 paia di calze cotone
Un golfino aperto davanti o uno scialle (per allattare di notte senza prendere freddo)
Tre confezioni di mutandine in rete o usa e getta, in realtà non sono fondamentali, io le ho messe subito dopo il parto per eventuali perdite un po’ più abbondanti
Assorbenti igienici post-partum grandi o quelli lunghi notte

Trousse per la toilette
Burrocacao
Asciugamani e accappatoio
Phon (se non c’è già nel bagno)
Salviettine struccanti e deodoranti per darsi una lavata rapida se hai difficoltà ad alzarti dal letto

Coppette assorbi latte. In realtà tutti te le sconsigliano perché dicono che traspira poco il capezzolo, ma quando cominci a perdere latte a litrate ovunque e ti devi cambiare ogni due minuti maglietta, decidi di fregartene e te le metti! In effetti le coppette hanno di solito una parte dietro in plastica non proprio igienica, io optavo per del cotone idrofilo tra due garzine e lo cambiavo un po’ più spesso
Due o tre reggiseni per allattamento con coppe apribili, di una misura superiore a quella portata in gravidanza



Un sacchetto per riporre la biancheria sporca

Una bottiglia d’acqua, crackers e biscotti per i travagli più lunghi
Posate, bicchieri, tazze e tovaglioli/scottex
Musica e libri per passare il tempo e riposare
Carica batterie per cellulare/IPOD/etc…
Macchina fotografica


lunedì 22 luglio 2013

GLI STEP DELLA DETERSIONE QUOTIDIANA

Buongiorno mondo! La detersione del mattino

DETERGENTE
Ci sono persone che amano l’acqua per sentirsi veramente pulite, chi per gusto personale o esigenza di pelle preferisce evitare prodotti a risciacquo perché lasciano un po’ la sensazione di “pelle che tira”, chi ama il gesto rapido dell’acqua micellare (eccomi!).
 Ad ognuno il suo, dunque, purchè sia adatto al tipo di pelle e ci faccia sentire bene, soprattutto purchè venga fatto! 
La pulizia del viso mattutina, non serve solo a risvegliarci bene dopo il sonno, ma soprattutto serve a rimuovere l’insieme di polvere, sebo e cellule morte che si è accumulato sul viso durante la notte.
 Come scegliere quella più adatta per noi? In linea di massima le pelli miste e grasse hanno bisogno di un prodotto schiumogeno a risciacquo per sentirsi ben pulite, ricordatevi però di sceglierlo delicato per non ricadere nell’effetto “rebound” per cui la pelle, se troppo sgrassata, si sente attaccata e per proteggersi produce ancora più sebo (che per lei ha funzione di barriera protettiva), ma neanche troppo corsposo perché finirebbe con l’ostruire i pori.
Le pelli secche invece hanno bisogno di un prodotto delicato che alteri il meno possibile il film idrolipidico cutaneo, ecco perché di solito si consiglia loro una pulizia con latte detergente (anche a risciacquo se lo si preferisce, purchè non schiumogeno) anche al mattino.
Le pelli normali sono più fortunate perché non hanno esigenze primarie da accontentare ma devono solo preoccuparsi di mantenere lo "status quo"! Ok quindi sia a detergenti schiumogeni che latte detergente, il primo da scegliere delicato, il secondo da scegliere non troppo ricco o trattante.
Le acque micellari sono un capitolo un po’ a sé, io le trovo meravigliose perché rapide e rinfrescanti, adatte, a seconda del tipo, a tutte le pelli, ma comincio a preferirle meno per la detergenza serale perché struccano poco e devo ripassarci troppe volte per ottenere un buon risultato con conseguente spreco di prodotto e tempo e con  il rischio di irritare la pelle.
Di recente ho letto poi una cosa cui sinceramente non avevo pensato ma che in effetti è da tenere presente: nelle acque struccanti sono presenti dei tensioattivi (che servono alla funzione detergente) che, per quanto delicati, è bene che non restino sulla pelle, per cui sempre meglio risciacquare il viso dopo averle usate.

TONICO
Spesso poverino è sottovalutato ma il tonico serve a molteplici effetti: rimuove i residui di detergente, ristabilisce il PH ottimale sul viso, rimuove eventuali tracce di calcare dell’acqua e prepara la pelle a ricevere i successivi trattamenti.
Quale scegliere?
Le pelli secche possono scegliere tra tonici dalla consistenza quasi cremosa o tonici liquidi assolutamente senza alcol.
Le pelli normali e miste possono spaziare tra diverse tipologie di tonici idroalcolici (dove la percentuale alcolica è comunque minima)
Le pelli grasse hanno a disposizione un valido alleato nel tonico bifasico che contiene delle polveri (di solito di caolino, cioè argilla bianca) assorbenti che aiutano a regolarizzare la pelle.

CONTORNO OCCHI
Ammetto che è il mio tallone d’Achille, sono più le volte che me lo dimentico di quelle che lo metto, ma ammetto anche che, nei periodi in cui sono più costante, si vede subito la differenza!
 Per il giorno bisognerebbe scegliere una formulazione più o meno ricca a seconda della stagione, va picchiettato sotto (senza arrivare al condotto lacrimale altrimenti rischia di entrarvi e far bruciare o pizzicare gli occhi) e lateralmente, dove si formano o si formeranno quelle che, per essere gentili si chiamano “segni di espressione”, per essere espliciti “zampe di gallina”.

CREMA GIORNO
Va scelta fluida in caso di pelle normale mista, in crema per le pelli secche, fluida oil free o crema gel per le pelli grasse.
La consistenza può variare anche in base al tipo di trucco che siamo soliti fare (chi utilizza abitualmente fondotinta liquido avrà bisogno di una consistenza di facile assorbimento che faccia da base, quindi si sceglierà qualcosa di un po’ meno ricco anche se si ha la pelle secca) e alla stagione (anche una pelle mista in inverno ha bisogno di maggior confort e sceglierà una crema leggera al posto del fluido)

Goodnight: la detersione della sera

STRUCCANTE OCCHI: zona delicatissima, gli occhi hanno bisogno di uno struccante specifico per loro che abbai un apporto di principi attivi differente rispetto a quello del viso perché è solitamente una zona più reattiva. Si può scegliere tra struccante monobasico o bifasico; il secondo solitamente è consigliato per chi utilizza trucco waterproof, ma io lo uso abitualmente perché preferisco la sensazione morbida che la parte oleosa del bifasico lascia.

DETERGENTE
Per struccare il viso, specie quando si ha il fondotinta, il migliore resta il latte detergente. “il simile scioglie il simile” dicevano i latini, quindi abbiamo bisogno di un qualcosa che sciolga trucco, smog, sudore e sebo, in altre parole che sciolga un composto “grasso” che durante il giorno abbiamo accumulato sul viso. 
Sarà da scegliere più leggero se si ha la pelle normale/ mista o grassa e più cremoso o addirittura oleoso se si ha la pelle secca; se se ne sente l’esigenza si può poi lavare il viso con un prodotto schiumogeno delicato oppure scegliere direttamente una formula di latte detergente a risciacquo

TONICO

Come per il mattino è uno step fondamentale per togliere i residui e preparare la pelle ai successivi trattamenti

CONTORNO OCCHI

Già me lo scordo al mattino, figuriamo ci la sera! Comunque tenete presente che durante la notte si ha un maggior ristagno di liquidi per via del rallentare della circolazione sanguigna, se abbiamo quindi un contorno occhi drenante anti borse e occhiaie usiamolo al mattino, uno più morbido e magari antirughe usiamolo alla sera

CREMA NOTTE

Solitamente di consistenza più morbida di quella che usiamo di giorno è la nostra coccola pre-nanna che dà il massimo se stesa con un piccolo massaggio dal centro verso l’esterno.


Ho lasciato da parte sieri filler e altri prodotti che non sono di routine quotidiana fondamentale ma chicche in più per le più volenterose, ovviamente vanno prima della crema. 
Un consiglio che però mi sento di darvi è un siero idratante da applicare sotto la crema solare per prevenire la disidratazione inevitabile dei mesi estivi 

venerdì 19 luglio 2013

"BACCO" di MINERALIBERI ed esperimenti di rossetto

Questo è un veloce post non tanto per far vedere chissà quale mirabolante tecnica di trucco (anche perché l’ho fatto in 5 minuti senza primer correttori né niente) ma per farvi vedere il risultato colore di una mica che mi hanno regalato come campione insieme all’ultimo ordine di mieraliberi che ho usato sia come ombretto che come colorante per un rossetto/burro cacao che ho fatto ieri (di cui prossimamente vi metto la ricetta); con la stessa ricetta ma usando meno pigmento ho fatto anche un burro cacao colorato usando il blush “magic potion” della collezione “immaginaria” di Neve cosmetics.

Vediamo insieme che ho combinato:

Per il trucco ho semplicemente usato il pigmento “BACCO" di mineraliberi, bellissimo marrone rosso brillante perfetto per gli occhi verdi (il rosso è il colore complementare del verde quindi uno accanto all’altro si esaltano, se volete saperne di più vi rimando a questo ) e nella piega ho sfumato con un pennello a goccia un marrone opaco, “espresso” di MAC, mascara nero e via!
Vi metto due foto con luce naturale e da interno così vedete entrambi gli effetti




Con la stessa mica ho colorato un rossetto idratante fatto da me con un bellissimo risultato colorato ma lucido che mi è piaciuto molto, ecco lo Swatch



Infine vi metto lo Swatch della mica da sola e del burro cacao colorato fatto con il blush di neve; devo dire che la tonalità di quest’ultimo sulla mano non risalta ma una volta applicato, sommandosi alla naturale pigmentazione delle labbra, ne accentua il tono rosato e le lucida; tenete presente che di blush nel burro cacao  ne ho messo proprio poco, per un risultato più colorato basterà aumentare la quantità di pigmento in fase di preparazione





BB CREAM SI O NO: LA MIA ESPERIENZA


Ciao fanciulle, oggi vi racconto la mia esperienza personale e la mia opinione sul prodotto che è stato il boom degli ultimi tempi: le BB CREAM che pare facciano miracoli e abbiano mille funzioni; ma in pratica: vale la pena o no acquistarne una?
Ovviamente tutto è molto soggettivo perché dipende dall’età, dal tipo di pelle, dalle abitudini, dalle esigenze makeup che abbiamo e tante altre variabili.
Cosa fa una BB cream sulla pelle? Intanto il termine sta per “beauty balm” ossia "balsamo di bellezza", cioè promette una rassettata generale della pelle con un solo prodotto: illumina, uniforma, riduce i pori, corregge imperfezioni.
Io ne ho provate diverse marche perché, pigrona come sono, non avendo tanto tempo da dedicare al mattino al trucco e non amando la consistenza del fondotinta liquido sul viso, pensavo fosse una manna dal cielo per le mie necessità.
 In parte sono rimasta soddisfatta nel senso che la differenza la noto tra non mettere niente e applicare la BB ( soprattutto ne ho provata una con cui mi sono trovata molto bene perché non ha un colore unico ma pigmenti foto riflettenti che sviluppano il colore in base a ciò che trovano sotto e quindi si adattano meglio all’incarnato, infatti quando la apri il colore della crema è grigiastro, una volta stesa diventa un beige naturale) ma il problema è che non è abbastanza! Mi spiego: ho 33 anni ed un idratante e basta non è più sufficiente per la mia pelle, quindi solo quella non è confortevole; il lato uniformante mi andrebbe anche bene ma ottengo la stessa cosa unendo un po’ di fondo minerale alla mia crema giorno, e stesso dicasi per l’azione uniformante, se infine ho esigenze di coprire macchie o brufoletti, purtroppo ho bisogno di qualcosa di più coprente della semplice BB.
Con queste premesse potrebbe essere ottimale nei mesi caldi, ma si presentano altre problematiche: d’estate non sopporto quasi la crema sul viso, figuriamoci qualcosa di più “corposo”, in oltre la colorazione naturale beige che un po’ tutte queste creme hanno tende a sposarsi male con il colorito più o meno caldo della pelle abbronzata e non dà più un effetto luminoso sul viso.

In conclusione quindi: secondo me la BB è un prodotto fantastico per le ragazze giovani, specie per il giorno o per andare a lezione quando il fondotinta è davvero troppo e non necessario. 
Quando però si inizia ad aver bisogno di un qualcosa di un po’ più curativo e completo del semplice idratante non è più sufficiente, e quindi cosa si può fare: l’alternativa è usare un siero curativo e mirato per le nostre esigenze e sopra la nostra BB, oppure, come abbiamo già accennato, miscelare la nostra crema abituale (che ha già la giusta consistenza e funzione adatta alla nostra pelle) con del fondo minerale, oppure ancora usare direttamente delle creme colorate antiage dove necessario.
Per dovere di cronaca è bene aggiungere che alcune ditte come DIOR e CLARINS hanno fatto delle BB CREAM con fattori antietà ma, per la mi esperienza, sono un po’ troppo corpose e coprenti e perdono un po’ della promessa iniziale del concetto di questo prodotto e si avvicinano ancora più ad un effetto fondotinta light che di nuovo ottengo con fondo minerale e crema


mercoledì 17 luglio 2013

trasloco finito!

speriamo di non aver fatto confusione e di essere riuscita a spostare tutto il contenuto del blog senza intoppi.
sinceramente ho trovato my blog molto intuitivo e ben fatto ma blogger mi è stato consigliato da amici onniscenti di computer (grazie Davide!) e poi mi permette di gestire tutto il blog anche da dispositivo mobile, è più diffuso (quasi tutte le blogger che seguo usano questa piattaforma) e mi sembra estremamente semplice... speriamo bene!!!! come al solito ho qualche problema con la sincronizzazione con facebook con rss graffiti...



cosmetici fai da te: primi spignatti casalinghi

Care le mie spignattatrici in erba, oggi si parla di noi!!! 
Dopo tanti anni (finiti gli studi ho iniziato a lavorare nella formazione del personale e ho un po’ tralasciato alambicchi e provette) ho riscoperto l’amore per la creazione di cosmetici fai da te, e grossa parte del merito va anche a personaggi di internet come Carlitadolce o l’angolo di Lola che mi hanno fatto riprendere la mano con bilance ed ingredienti e rispolverato concetti che credevo dimenticati (e invece pensa…erano sempre lì nella testolina pronti a tornare a galla, chi l’avrebbe detto!).
Passare dal laboratorio di cosmetica, dove prevalentemente si opera con materie prime chimiche e sintetiche e con strumentazioni tecnologiche al preparare i cosmetici in casa con pentolini e materie prime più casalinghe è un po’ come fare una torta: se c’hai il kitchen aid o un qualche robot da cucina simile di quelli che fanno veramente di tutto è certamente più facile, preciso e veloce che impastare a mano e dosare l’aggiunta degli ingredienti, ma vuoi mettere la soddisfazione del risultato finale?!!! 
Quello che vi voglio proporre di fare insieme sono ricettine semplici e che possiamo fare con ciò che abbiamo a disposizione, senza bisogno di fare acquisti su siti di materie prime o lanciarsi in complicate emulsioni finchè almeno non c’è un po’ di esperienza; l'unica cosa è che ancora non mi sconfiffera molto usare yoghurt, frutta o altro che proprio si mangia per mettermelo in faccia, e quindi preferisco una via di mezzo fatta di ingrdienti naturali ma preparazioni non commestibili! ovviamente sono tutte testate su di me, che ho una pelle delicata, mista, reattiva, molto chiara e che si riempie di lentiggini, insomma, se va bene su di me si può dire che si può stare tranquilli!!!!

ESFOLIANTE VISO ALLA MANDORLA
La pelle si rinnova da sola quotidianamente, e con la pulizia normale del viso si rimuovono cellule morte e smog che si accumulano, miste al sebo, sulla nostra faccina. Almeno una volta la settimana, però, prevalentemente la sera prima di andare a letto, sarebbe bene fare una pulizia più profonda con uno scrub, cioè con un prodotto con microgranuli o simili che aiutano a rimuovere le cellule morte superficiali e rivelare un colorito più luminoso ed uniforme di celluline nuove!
Io ho provato con questo:

1 cucchiaio (circa 15 gr) farina di mandorle
1 cucchiaio di acqua, meglio se demineralizzata (quella del ferro da stiro) ma va bene anche normale, tanto si fa e si utilizza subito

UTILIZZO: massaggiare la pasta ottenuta con movimenti circolari sul viso, insistendo sulle zone che più necessitano di esfoliazione (solitamente la zona “T” fronte-naso-mento), poi sciacquare con acqua tiepida.
EFFETTI: i granuli della farina creeranno l’azione esfoliante grazie al movimento meccanico del massaggio circolare, in oltre la farina di mandorle contiene anche preziosi oli che aiutano anche a idratare la pelle lasciandola quindi levigata e morbida
NOTE: se volete un’azione esfoliante più forte potete provare anche una miscela di sale fino o zucchero di canna e olio di mandorle; il sale svolge anche una azione cicatrizzante quindi ottimo se ci sono residui di brufoletti, lo zucchero di canna mantiene una granulometria più grossa quindi esfolia maggiormaente, mentre l’olio di mandorle aiuta a mantenere la morbidezza della pelle. La miscela con olio di mandorle se avete la pelle mista o grassa è meglio se la rimuovete lavando il viso con un detergente, altrimenti può bastare asciugare bene dopo che avete sciacquato il composto e passare eventualmente un tonico.

MASCHERA PURIFICANTE ALL’ARGILLA
Dopo l’esfoliante solitamente io faccio anche una maschera di pulizia, così la pelle appena levigata riceve meglio i principi attivi della maschera. Comunque è consigliata una volta la settimana, due se avete la pelle grassa ma non esagerate perché se troppo “sgrassata” la pelle si difende producendo ancora più sebo (si chiama “effetto rebound”, cioè di ritorno, in pratica si fa peggio che meglio!)
L’argilla la trovate in qualsiasi erboristeria, costa poco e vanno bene un po’ tutte anche se quella verde è quella più ricca di minerali e quindi quella che io preferisco per le maschere viso.

2 cucchiaini (10 gr) di argilla
1 cucchiaio di olio di mandorle
Acqua quanto basta per fare una pasta morbida
UTILIZZO: applicare uno strato uniforme sul viso asciutto e pulito e lasciare in posa 5-10 minuti per poi sciacquarla con una spugnetta e acqua tiepida.
EFFETTI: l’argilla ha un potere assorbente e quindi purifica dal sebo in eccesso, assorbe le impurità e contribuisce a far seccare i brufoletti; in oltre è ricca di minerali e rivitalizza la pelle rendendola più luminosa; l’olio, che non deve essere necessariamente di mandorle, al limite anche quello di oliva anche se ha un odore un po’ più caratteristico, serve a rendere più morbida la pasta e non seccare troppo la pelle. per la preparazione del composto non usate ciotoline o cucchiaini metallici perchè reagiscono con i minerali dell'argilla e ne riducono l'efficacia (oltre a rovinare le stoviglie in questione).
NOTE: Attenzione alla consistenza: se è troppo soda o troppo liquida non si stende bene e non fa il suo lavoro, la giusta consistenza è tipo una crema e non si deve seccare sul viso altrimenti anziché purificare disidrata

MASCHERA IDRORINFRESCANTE
Spesso, avendo la pelle mista, la faccio in contemporanea alla precedente (maschera purificante sulla zona “T” e idratante sulle guancie) così riequilibrio tutte le zone al punto giusto e guadagno anche tempo!

2 cucchiaini di farina di riso o fecola di patate o amido di riso
1 cucchiaino di olio di mandorle
Acqua quanto basta per creare la crema

NOTE: l’amido del riso o delle patate serve a rinfrescare e donare morbidezza, in oltre il riso è ricco di orizanolo, naturale filtro solare che aiuta la protezione della pelle.

STRUCCANTE OCCHI BIFASICO
Premetto che ho occhi chiari e delicati, prima portavo anche le lenti a contatto e non sono mai riuscita a trovare uno struccante occhi che mi soddisfacesse a pieno perché mi rimaneva sempre qualche alone o residuo che non riuscivo a struccare pefettamente. Ho sempre scelto formule bifasiche perché, pur non usando quasi mai trucco waterproof o marcato, ho sempre preferito il lato emolliente del bifasico che permette di sfregare meno l’occhio.

STRUCCANTE BIFASICO OCCHI

½ acqua demineralizzata (deve durare qualche giorno, quindi meglio non usare acqua normale)
½ olio di ricino 
1-2 gocce di olio essenziale di lavanda

Utilizzo:agitare bene la miscela e con un discetto appoggiare qualche secondo sull’occhio (così l’olio scioglie bene mascara e trucco) e far poi scivolare il dischetto verso le ciglia.
EFFETTI:tendenzialmente gli oli vegetali vanno bene un po’ tutti,anche quello di oliva, ma l’olio di ricino (che si trova sia in erboristeria che farmacia, è ottimo ma puzza un po!) è un ricostituente e nutriente per ciglia, quindi mentre strucchiamo le andiamo anche a trattare;magari potete usare metà olio di ricino e metà olio di mandorle così si sfrutta un po' del potere antiossidante che dovrebbe avere l'olio di mandorle comprato (di solito segnato come tocoferolo, tocoferil acetate o vitamina E) e si fa durare un po' di più la nostra miscela. l’olio essenziale di lavanda è un conservante naturale e serve anche a coprire un po’ il forte odore dell’olio. 
NOTE: lo struccante così pensato non ha niente di chimico all’interno e, come tale, dura poco perché non ha niente che impedisca agli oli di irrancidire (una settimana dura tranquillamente, salvo caldo torrido, ma è talmente veloce da fare che si può ripreparare più volte), tende a separarsi subito perché non ha alcun emulsionante all’interno e non ha tensioattivi (cioè la parte detergente vera e propria) quindi per il trucco molto marcato bisogna insistere un po’di  più.
Per il contenitore vi conviene riciclare quello di un vecchio struccante, pulitelo bene con un po’ di alcol prima di versarci il nuovo preparato, versando prima la parte acquosa, poi la componenete oleosa e l'olio essenziale.


Ho scelto come primo post sui cosmetici naturali fai da te di proporre ricette ripetibili con quello che c’è in casa o al massimo che sia facile trovare in erboristeria, ovviamente per chi ha voglia e tempo ci sono alcuni componenti che si possono acquistare su diversi siti di materie prime e che servono a migliorare le nostre preparazioni arricchendole magari di sostanze funzionali (idratanti, conservanti, protettive etc…) che ne migliorano la stabilità e la durata nel tempo oltre che potenziare l’efficacia dei nostri cosmetici.
Io mi trovo molto bene con www.mineraliberi.it hanno un po’ di tutto, sono gentilissimi e veloci nelle spedizioni, in oltre danno sempre qualche campioncino (che non guasta!). tra l’altro sul sito ci sono interessanti suggerimenti.
C’è poi www.aromazone.com o www.farmaciavernile.it ma sinceramente li ho trova ti un po’ più cari. Su internet se ne trovano probabilmente altri mille!

A presto con nuovi spignatti, i prossimi saranno un po’ più arricchiti, ma mi sembrava giusto iniziare con le cose semplici!

i penneli per il trucco: i "must have"

Oggi parliamo degli strumenti del makeup: i pennelli da trucco.
In commercio ne esistono miliardi, di varie misure e soprattutto di vari prezzi, ma oggi voglio vedere insieme a voi quelli che veramente possono essere utili per  una trousse completa e per ogni esigenza di makeup.
Quando ho iniziato io a truccarmi  (ormai 20 anni fa) un pennello non sapevo nemmeno che era, salvo quello per la terra o il fard ma, vista la mi abilità del principiante, era più che sufficiente quello della confezione; quello che intendo io per i “must have” sono quelli che "bisogna avere" per il risultato della mia esperienza e stile di trucco per cui ad alcune di voi ne serviranno di più ad altre ne basteranno meno, ma questa vuole essere una linea guida generale dei pennelli makeup che sono effettivamente necessari per chi vuole iniziare a fare trucchi un po’ più curati, non necessariamente elaborati ma che inizino a comprendere più sfumature e qualche regola di chiaroscuro (il famoso contouring che si basa sul semplicissimo concetto che lo scuro “smagrisce” e quindi riduce otticamente i volumi delle cose sporgenti, il chiaro “allarga” e quindi mette in evidenza, come per i vestiti!) per applicare qualche correzione del viso e far risaltare i nostri punti di forza, ad ognuna poi la personalizzazione in base ai suoi gusti, abitudini e preferenze.
 PER LA BASE:
foto (2).JPG
1)    pennello da fondotinta: a setole sintetiche (meno porose di quelle naturali) di forma compatta e piatta, dal taglio bombato per poter raggiungere tutti gli angoli del viso. Solitamente si usa per il fondotinta liquido per ottenere un effetto più preciso e coprente (più setole hanno e più il risultato è coprente) ma senza effetto “cerone” rispetto a quello che si ottiene dall’applicazione con le dita; si applica con movimenti verso il basso per assecondare il verso dei peletti del viso che altrimenti si evidenziano.  In alternativa al pennello classico si possono usare anche il FLATBUKI o lo STIPPLING brush; il primo, dalle setole molto fitte e compatte ma piatte, dà un risultato molto naturale, si usa con movimenti rotatori e non si corre il rischio di lasciare i segni delle setole poco sfumati sul viso; il secondo è a doppia fibra (setole più lunghe e più corte, apparentemente sembra un po’ spelacchiato!) e si usa tamponandolo sul viso per ottenere un effetto ultra naturale come fosse applicato con l’aerografo.
2)    pennello per trucco minerale o fondo compatto: generalmente si usa il kabuki, pennello tondo con setole molto fitte e compatte, e lo si fa roteare nel tappo del fondo minerale o sulla cialda del fondo compatto; questo movimento consente alle polveri di penetrare nelle setole (il colore verrà così rilasciato gradualmente e si avrà un effetto di copertura graduale e naturale), in oltre la rotazione scalda le polveri e ne migliora così la tenuta sul viso. Si applica poi sempre con movimenti rotatori, ripassando nei punti dove voglio maggiore copertura.
3)    pennello per cipria: setole sintetiche, di forma rotonda e bombata, più le setole saranno fitte e più otterrò un risultato coprente. Per la cipria si può utilizzare tranquillamente il kabuki
4)    pennello per blush: setole sintetiche di forma piena e bombata (simile a quello da cipria ma più piccolo e con le setole più compatte). Per applicare quello che una volta veniva chiamato “fard” (poi il termine inglese è diventato più figo!) si può usare anche il pennello angolato, ma io personalmente lo consiglio più per gli effeti scolpiti della terra perché è un po’ più difficile ottenere sfumature naturali.
5)    pennello per terra: per la terra ci sono diverse alternative a seconda del risultato che si vuole ottenere; si può usare il kabuki o il pennello da cipria se voglio un effetto uniforme e naturale, oppure si può utilizzare il pennello da blush se voglio un effetto più evidente solo sulle guancie. Infine, per ottenere un effetto di definizione maggiore degli zigomi e fare quindi un po’ di chiaroscuro, la soluzione migliore è il pennello angolato dalle setole sintetiche e disposte con taglio obliquo
COME UTILIZZARLI AL MEGLIO
-  Creare la base secondo le proprie preferenze ed esigenze di copertura (fondo liquido o compatto) procedendo con movimenti dal centro del viso  verso l’esterno e dal mento verso il basso.
- Applicare il correttore con le dita (se non volete rinunciare al pennello si può usare quello da rossetto che vedremo più avanti) tamponando il prodotto così da non portarlo via, meglio con l’anulare che è il dito della mano che esercita meno forza e quindi meno pressione delle altre dita.
- Se avete usato il fondo liquido spolverate una passata di cipria su tutto il viso, sempre con movimenti circolari e dal centro verso l’esterno così da fissare il trucco, se avete usato il minerale basta una passata dove avete messo il correttore (a meno che non ne abbiate usato uno in polvere, in quel caso la cipria non serve) per fissare il prodotto.
- Che abbiate il viso rotondo o meno gli zigomi più in evidenza fanno sempre un bell’effetto, quindi, fate, come dice anche CLIO “la faccia a pesce” e, con il pennello angolato, partendo dall’attaccatura dei capelli (così se avete preso troppo colore eventuali accumuli verranno naturalmente rimossi dai capelli) fate una “riga”subito sotto l’osso dello zigomo fermandosi subito prima della gota (più o meno in linea con la metà occhio) e sfumatela verso l’alto. Se preferite usare la terra al posto del fard usate il pennello non angolato o il kabuki e applicate con movimenti circolari sulla zona delle guance ricordandoci che più sfumo in obliquo e più affino il viso, se rimango invece più orizzontale lo allargo ( di nuovo come per i vestiti e le malefiche righe orizzontali che ingrassano!).
- Per applicare il blush prima di tutto sorridete, così evidenziate le zone dove dovrà andare il colore, sfumandolo verso l’alto o in orizzontale a seconda dell’effetto che volete ottenere; una volta mi hanno suggerito di tracciare un “8” orizzontale per ottenere un effetto uniforme e sfumato, devo dire che è un buon suggerimento e facile da seguire! Se infine  volete ricreare quell’effetto “Bonne Minne” ossia di colorito sano tipo Heidi, partite con il colorare il “pomello delle guancie” ma ricordatevi di usare poco colore e sfumarlo poi verso le tempie, altrimenti più che Heidi farà effetto Mastro Ciliegia di Pinocchio!
 PER IL TRUCCO OCCHI:
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6)    pennello piatto: compatto, setole con setole sintetiche o naturali disposte piatte, corte e fitte, dalla punta arrotondata. Per applicare il colore di base dell’ombretto si possono usare anche il dito o il pennellino della confezione, ma nel primo caso si rischia di rovinare di più l’ombretto (è più facile che si crei una patina ossidata che non lo fa più colorare bene come prima), nel secondo si riesce poco a sfumarlo. Io consiglio un bel pennello piatto che mi permette di applicare il colore su tutta la palpebra e sfumarlo bene , ce ne sono di tante grandezze, sceglietelo in base a quanto grande è il vostro occhio e a quale riuscite ad impugnare meglio.
7)    pennello a penna: di forma tonda e compatta e setole naturali o sintetiche, serve a creare sfumature di colore in punti precisi ed aiutarci in eventuali chiaroscuri per aumentare o ridurre i volumi in caso di occhio sporgente o infossato. Utile anche per sfumare la matita sia sopra che sotto la rima. esiste anche un pennello chiamato "eyebuki" che svolge la stessa funzione
8)    pennello a goccia: ,di forma conica e compatta, questo pennello per me è stata proprio la rivelazione perchè praticamente fa tutto da solo! Basta muoverlo avanti e in dietro un paio di volte sulla piega dell’occhio per ottenere perfette sfumature naturali.
9)    pennello angolato: setole molto compatte, generalmente non molto lunghe e semirigide, è adatto sia per applicare l’ombretto bagnato come eyeliner o per usare gli eyeliner in crema o gel (riuscendo a gestire bene anche la parte finale grazie alla forma obliqua) ma utile anche per sfumare la matita. Se è abbastanza rigido si può usare anche nei casi in cui si vogliano riempire le sopracciglia usando un ombretto opaco. Per l’eyeliner ci sarebbe anche il pennello classico a punta sottile, che mi dà un tratto molto fine,  ma secondo me con quello angolato si ottiene comunque un ottimo risultato ed è più versatile.

COME UTILIZZARLI AL MEGLIO

-         applicare con il pennello piatto il colore neutro di base su tutta la palpebra, pressando il colore senza tirarlo troppo in modo da illuminare la zona e minimizzare eventuali discromie
-         con il pennello a penna applicare un colore più scuro subito sotto l’osso orbitale, nella piega dell’occhio, non arrivando al naso ma fermandosi più o meno a metà occhio (altrimenti si incupisce lo sguardo e si rimpicciolisce visivamente l’occhio); lo stesso colore posso applicarlo anche sulla rima inferiore per una sfumatura più naturale rispetto a quella che otterrei con una bordatura a matita. ATTENZIONE: se avete l’occhio sporgente i colori vanno invertiti. Il tono scuro va sulla palpebra mobile mentre la piega andrà accentuata con un colore chiaro e brillante
-         con il pennello a goccia sfumare bene il colore della piega con movimenti avanti e in dietro e verso l’esterno nella parte finale per allungare l’occhio
-         applicare con il pennello obliquo l’ombretto bagnato o il gel per creare la linea di eyeliner oppure sfumere il tratto precedentemente tracciato con la matita (il tratto netto di matita tende sempre ad irrigidire un po’ lo sguardo, meglio sfumarlo sempre un po’)

PER IL TRUCCO DELLE LABBRA:

10)   pennello a lingua di gatto: setole sintetiche, molto compatte e semirigido, serve a scaldare le cere del rossetto stemperando il colore sulla mano una volta prelevato dallo stick e ottenere così un risultato più brillante e di lunga durata. Vi confesso che io questo non lo uso mai, un po’ perché ho la fortuna di essere precisa applicando direttamente dallo stick e un po’ per pigrizia, ma ammetto che per i colori scuri da un risultato molto più preciso e bello. Come detto prima si può utilizzare anche per tamponare il correttore nelle zone necessarie.

SUGGERIMENTI
- se trovate uno stesso pennello di grandezze diverse, per scegliere quello più adatto a voi tenete conto della grandezza del vostro viso, se avete un viso grande vi servirà un pennello da fard più ampio in modo da non dover perdere troppo tempo nelle sfumature, viceversa chi ha un viso magro dovrà scegliere un pennello da cipria/terra meno largo del solito in modo da poter raggiungere bene tutte le zone senza macchiare o “invadere” altri spazi non necessari.
- nella mia trousse ho tanti pennelli da blush, un trucchetto che ho adottato per non dover  lavare ogni volta il pennello, dato che ho anche diverse tonalità di colore, è stato attaccare un’etichetta con il nome del blush su ogni pennello, così per quel colore uso sempre il solito strumento, non rischio di mischiare toni diversi (che non sempre danno un bel risultato!) e posso lavarlo un po’ meno spesso.
- La scelta tra setole naturali o sintetiche è molto personale, io ormai li uso solo sintetici, non tanto per ideologia animalista ma per praticità: si lavano meglio, sono più resistenti e ormai sono morbidissimi quanto e forse più di quelli in setola naturale. Comunque l’importante è che non graffino e non perdano peli mentre li usate

PULIZIA E MANTENIMENTO

Di come pulire i pennelli ne abbiamo già parlato un po’ nel post del makeup,scaduto(http://doctormakeup.myblog.it/archive/2013/07/03/ma-il-makeup-scade-come-fare-pulizia-nella-trousse.html) ma per completezza di argomento rivediamo insieme cosa fare per far durare di più i nostri aiutanti:

-         almeno una volta la settimana un bello shampoo di gruppo con un prodotto leggero o uno shampoo o un sapone neutro e lasciateli asciugare su uno scottex all’aria libera.
-         cercate di tenerli con i loro cappucci o guide per non rovinare o sformare le setole, su un sito www.mineraliberi.it o su amazon ho trovato dei “brush guard” tipo retine per le setole dei pennelli molto utili per tenerli in ordine, ma niente vieta di usare carta arrotolata e scotch e farseli da se, basta tenere le setole unite e far si che non si aprano troppo, specie per quelli delle poveri viso
-         se possibile non teneteli in una trousse (a meno che non sia molto ampia) ma meglio un bicchiere o una tazza a testa in su, meglio se chiusi in un armadietto in modo che non si pieghino e non prendano polvere; ci sono anche le apposite custodie porta pennelli ma si trovano  quasi solo nei negozi di articoli professionali e non vale la pena spendere tanto (io ne ho una che avevo trovato da “the body shop” e avevo pagato circa 10 euro, se trovate un analogo meglio)
-         per abitudine io ormai li lavo una volta finito ogni trucco così mi levo il pensiero e non rischio di applicare un color panna con un pennello sporco magari di grigio (non sempre si vede il colore rimasto nelle setole).
-   per le pulizie rapide, se ad esempio vi serve uno stesso pennello ma per un altro colore, io ho sempre usato l’avio (l’ho sempre comprato al supermercato, di solito nel reparto detersivi ed è accanto agli smacchiatori e articoli per pulizia di colletti e polsini) versandone un po’ nel suo tappino e agitandovi dentro il pennello , perchè pulisce a fondo ed evapora subito lasciando asciutte le setole. È un prodotto un po’ aggressivo che a lungo andare tende a seccare i pennelli, quindi ve lo sconsiglio per la pulizia ordinaria. So che c’è chi usa l’alcol, io non ho mai provato quindi non so se garantisce stesso risultato

BLOGGER WE WANT YOU

il mondo del web è una recente conquista personale, dopo tanto tentennare mi sono decisa a lanciarmi in questa grande avventura! è in poco più di un mese si è creata una bellissima rete di condivisione con persone che hanno la mia stessa passione!

tutto nasce dall'esigenza di condividere le mie idee e le mie impressioni su tutto ciò che riguarda il mondo beauty, e dato che per adesso sono una mamma a tempo pieno (fino al rientro dalla maternità!), questo mio spazio rappresenta anche una piacevole evasione da pappe e pannolini!!!

quando ho letto di questa iniziativa diGrazia ho pensato: perchè no? posso essere un perfetto candidato!
Sono un chimico cosmetologo ma ho sempre preferito il contatto con le persone alle mura del laboratorio, e per questo ho sempre lavorato nel mondo della bellezza, iniziando come commessa in profumeria per passare alla formazione degli esperti del settore hair care.

date le mie passioni ed il mio mondo lavorativo le sezioni che seguo di più sono quelle direttamente collegate all'estetica:bellezza e tendenze moda

ma non disdegno anche la sezione stile di vita dove posso sbirciare tra le pagine del food per una recente passione per la cucina che da poco ho scoperto!

cosa potete trovare sul mio blog?
esperimenti di makeup con presentazione di look diversi
review prodotti cosmetici
ricette di cosmetici fai da te
consigli e piccole astuzie apprese negli anni di lavoro nel settore

review collezione IMMAGINARIA neve cosmetics

Ricordate “dance of the sugarplum fairy” del film Fantasia di Dalt disney? Immaginatevi anche voi in un luogo incantato: il sole è ormai calato e il quotidiano lascia pian piano spazio alle magiche creature dei boschi; Colori ovattati da un alone misterioso, illuminati da magici sbrilluccichii, Fate, folletti e boschi incantati …questa l’atmosfera della collezione primavera estate di neve: IMMAGINARIA

Appena l’ho vista sul sito ho avuto l’istinto di prenderla per intero, allettata dal prezzo lancio e affascinata forse più dalla storia che dai prodotti, non perché non siano belli, anzi, ma perché, ripensandoci bene, non sono propriamente tutti adatti ai miei colori e alle mie abitudini.

TROVA IL COLORE GIUSTO PER TE

Quando dobbiamo scegliere un nuovo colore di capelli, quando dobbiamo comprare un nuovo colore di rossetto o semplicemente comprare una maglietta nuova ci caschiamo sempre nella solita domanda: ma quale mi starà meglio, quale sarà quello che più mi dona?

Ok, nell’indecisione si può sempre uscire dal negozio con 2 articoli uguali in colore diverso (meno facile da fare per i capelli!) ma perché spendere in più se con qualche astuzia possiamo “mirare” la scelta e magari investire in altro il denaro risparmiato?
È anche vero che le commesse o il vostro parrucchiere dovrebbero (ahimè il condizionale è d’obbligo) sapervi consigliare la giusta nuances, ma è altrettanto vero che il colore giusto per noi dipende anche da una componente soggettiva che, a meno che il commesso in questione non vi conosca molto bene, è difficile accontentare.
Come fare quindi a beccare il colore adatto a noi?

Vi ricordate i set di tempere che si usano da bambini? Quelli per intenderci ridotti al minimo: rosso,giallo,blu, bianco e nero. Se ripensate un po’ ai miscugli fatti per giocare vi renderete conto che avete già in mano la risposta alla nostra domanda, basterà incanalare in piccole semplici regole le cose che già sappiamo per esperienza per farne poi tesoro prezioso;ma andiamo con ordine.

Rosso, giallo e blu sono quelli che si chiamano “colori primari”, perché non si possono originare con niente altro;in compenso da questi tre colori si possono creare tutti gli altri (pensate anche ai colori presenti sulla cartuccia della stampante), a partire da quelli definiti “secondari”:

giallo + blu = verde
rosso  + blu = viola
giallo + rosso =arancio

che combinandosi a loro volta originano le mille sfumature di colore che conosciamo.

Un tizio molto noto ai parrucchieri e a chi deve necessariamente conoscerne di colorimetria, tale Ostwald, schematizzò tutta questa tiritera in una stella:
 colore adatto, scelta colore, colori caldi, colori freddi, colorimetria
Questa stella ha delle regole fondamentali che sono alla base della nostra risposta,tra cui:
i colori della stella si dividono in tonalità Calde (giallo-arancio-rosso) e tonalità fredde (viola-blu-verde)
i colori che si trovano sulle punte opposte della stella si definiscono complementari
2 colori complementari sovrapposti si annullano, posti uno accanto all’altro si esaltano

Chiaro il trucchetto? Vediamo degli esempi pratici:

complementari viola-giallo: pensate alle fialettine per la piega delle nonne, sono viola perché devono togliere quella sfumatura giallastra che è propria dei capelli bianchi (controindicazione che se viene lasciata troppo in posa trasforma le nostre nonne in tante belle fatine tuchine o mucche milka!)
complementari rosso-verde: pensate al correttore verde usato nel trucco per correggere couperose o brufoletti infiammati
complementare arancio-blu: di nuovo penso al correttore per occhiaie, di naturale sfumatura bluastra, che vengono mimetizzate al meglio con una sfumatura del suo colore complementare, aranciato

Ma è soprattutto seguendo invece la massima per cui “due colori complementari posti uno vicino all’altro si esaltano”, che abbiamo la nostra risposta:
avete occhi marrone nocciola (che spesso presentano venature dorate)? Vi doneranno tutte le tonalità contenete del viola.
avete occhi azzurri o verdi? Al contrario di quello che spesso si vede in giro, i colori che più li accenderanno facendoli brillare non sono i toni del blu per gli occhi azzurri e quelli del verde per i verdi, ma saranno tutti i toni dell’arancio e del rosso.
E se il colore che più ci dona è uno che proprio non ci piace? Cerchiamo di scegliere tra i toni del colore preferito la gradazione che più ci riporta al mondo dei nostri colori: per gli occhi chiari ad esempio non un blu notte ma un blu elettrico (che ci riporti al campo dei rosso-arancio), per i castani non un arancio fluo ma una tonalità più calda tipo sole al tramonto (che ci riporta ai toni blu violacei)

Una precisazione importante: non è detto che non si possano accostare tonalità simili al nostro colore di occhio o di capelli, ma ne risulterà una immagine meno appariscente e meno in evidenza che, in certe occasioni, può anche risultare utile.

Ma questo argomento ci apre un altro ampio capitolo del mondo beauty che ci porta ad affrontare più nello specifico le varie sfumature di pelle e colore di occhi e capelli, un argomento insomma troppo lungo per essere affrontato in una volta unica, per il momento, con quello detto fin ora siamo già a buon punto!